La
pittura di Stefania Nicolini è essenzialmente arte
dell'informe e del latente animico.
Le madri accudenti infanti addormentati, i neonati attaccati
a suggere da seni accoglienti e caldi,
le mani e le braccia protese a stringere dentro un abbraccio
protettivo e ravvivante,gli sguardi languidi sciolti dentro
una dispersione leggera di forme,storie e colori sono i
segni di una drammaturgia animica trasmutata da una sintassi
di desideri pacificati dove, come per un affioramento magico
del "rimosso", prendono vita immagini di amore,condivisione
e protezione.
Le figure, dissolte dentro uno spazio onirico di colori
evaporati e segni tracciati quasi sull'aria e sull'acqua,
raccontano l'emersione dolce e maestosa di un "inconscio
mare calmo",dove non si agitano più pulsioni disordinate e
ctonie,ma fantasmi di bellezza e languidi galleggiamenti di
amorevole premura,incontri e perdono. Una pittura
trasformativa dunque che parla con l'alfabeto di forme
archetipiche intermittenti una pulsione di vita
infiorescente, festosa e libera da sensi di colpa o paura.
Ettore Fanini
S’intitola LA DOLCEZZA ed è la tela omaggio che mi è stata
consegnata a #Roma, nel corso della premiazione della X
edizione del Concorso Letterario Nazionale “Memorial Miriam
Sermoneta” 2022 - 2° Classificato nella Sez. D / Silloge di
poesie, con la raccolta poetica intitolata COSA NE FAREMO
DEI NOSTRI GIORNI.
L’opera è firmata dall’artista romana STEFANIA NICOLINI.
E’ un viso di donna, ma soprattutto un primo piano di occhi
di donna: due finestre cariche di amabilità e spalancate su
una realtà che ha bisogno di essere accarezzata
delicatamente.
Oggi che il mondo è così avaro di impressioni dolci e
gradite all’animo, oggi che la delicatezza va scomparendo
nella persona come elemento caratteriale diffuso, c’è
bisogno di sguardi miti e infiniti, affabili e sconfinati,
teneri e rassicuranti, delicati e forti come un conforto.
Quanto mai reali e sinceri: tutto inizia così.
"Un cielo ardente,spalmato di verde,di giallo e di arancio cola viscoso e materico sopra l'immagine abbozzata di una campagna infuocata di vapori densi che trasfigurano l'orizzonte di cupole,chiese ed edifici antichi. Da uno spalto impressionistico di fiori estivi ed arbusti rampicanti scorci suggestivi di un "temps perdu" emergono con il languore timido di un ricordo felice e duraturo.
Intorno,dentro l'ovale di uno specchio pittorico che riflette la memoria di un vissuto lontano e rifrange le pulsioni più intime di un'anima amante la vita, e che del ricordo fa ricerca e poetica,sembrano rifulgere atmosfere proustiane(al posto della cupola pare di vedere il campanile di Combray e ricordarne la descrizione avvolgente) o echeggiare in maniera potente i versi di Verlaine,stillanti fierezza, struggimento,nostalgia
"..Ce ne andavamo-ricordi
viaggiatore scomparso,ma dove-
ce ne andavamo leggeri
filando nell'aria sottile
come due spettri gioiosi!.."
Che dire?
Un'opera convincente,intensa,passionale. Forse il lavoro più interessante per maturità espressiva e potenza espressionistica delle figure e dei colori di Stefania Nicolini.
Una conferma piacevole.
Non una sorpresa."
Di Ettore Fanini
La pittura di Stefania Nicolini è la pittura dell'informe che si fa immagine interiore, del latente animico che affiora potente nel linguaggio seducente di colori materici e linee soffuse come il mondo dei sogni o i racconti del desiderio. La sua pittura non descrive un mondo fattuale nemmeno trasfigura il vissuto personale in categorie formali astratte. Al contrario evoca, immagini e movimenti di un mondo interiore straripante di vita e ardente di desiderio:un desiderio che è abbraccio accogliente, matrice seminale, pulsione d'amore generativa uno sguardo incantato sul mondo delle cose e degli uomini. I suoi personaggi, abbracciano, baciano, nutrono bambini addormentati al riparo di un seno accogliente e caldo, scrutano orizzonti illimitati con posture e volti colorati dall'attesa languida e dalla speranza, osservano con sguardi curiosi e innamorati, impreziosiscono i capelli con la primavera dei fiori e seducono con labbra carnose che invitano alla fisicità della passione.
È dunque una pittura che esalta la vita e l'amore in tutte le sue sfumature ma lo fa con la naturalezza di un sogno libero senza costrizioni, dove le immagini si associano per empatia e affinità qualitativa e si fondono in un racconto senza fine che parla al cuore di chi guarda con una voce suadente e dolce che sembra un sospiro dell'anima e una carezza che fa trasalire di nostalgia.
Di Ettore Fanini
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La produzione pittorica di Stefania Nicolini è una traccia
identitaria carica di vibrazioni, malinconie, sentimenti
autentici e stati di pensiero dove non c’è fuga dal reale ma
evocazione e affettività del vissuto e dove i soggetti
trasmettono le proprie emozioni attraverso pose ed
espressioni suggellati da un’impattante tecnica artistica.
È una verità pittorica pura, diretta, dove le immagini
raccontano storie concrete, mostrando la profondità di
un’anima che ama osservare il proprio mondo con uno sguardo
lento, di contemplazione, rivelatore dell’amore per chi e
cosa le sta accanto. È un viaggio alla scoperta di memorie,
ricordi e sensazioni che si materializzano in figure senza
tempo e a cui l’artista vuole conferire immortalità
imprimendole sulla tela.
Questa pittura intima, a tratti sussurrata, a tratti più
esplicita, mantiene costantemente un’aurea evocativa, segno
di un autonomo percorso di ricerca delineato da un carattere
ben definito che palesa l’urgenza e l’intima necessità di
raccontare il proprio universo privato.
Figure e paesaggi comunicano in modo diretto con il loro
osservatore facendogli vivere una sorta di familiarità con
ciò che vede: emerge dunque una dimensione empatica del
dipinto tesa a coinvolgere il fruitore grazie ad una
percezione immediata del sentimento che l’immagine soffonde.
La personale tecnica di Nicolini è il riflesso intrinseco
della sua volontà di espressione che si apre verso un
infinito creativo accattivante dove la luminosità e la
stesura delicata delle campiture cromatiche plasmano le
forme in assoluta assonanza con l’animo di colei che le
crea.
Le pennellate sono rapide e fugaci e si stagliano sul quadro
con movimenti spontanei frutto di un linguaggio di assoluta
originalità basato su un ventaglio coloristico ora delicato
e romantico ora brillante e ricco di vibrazioni e rimandano
a un movimento leggiadro che inonda lo spazio pittorico di
luminosità avvolgente, capace di attrarre completamente chi
la osserva perché cattura non solo la sfera visiva ma anche
e soprattutto quella emozionale.
L’immagine figurativa si sposa con l’immagine poetica e
viene rivisitata e riproposta in modo da farci entrare in
una nuova prospettiva volta a cogliere quei particolari che
permettono all’artista di scrutare la profondità della
realtà e del sentimento.
Il processo artistico di Stefania Nicolini si sviluppa
attraverso una semplificazione dell’immagine narrata
nell’urgenza di tradurre l’essenza di ciò che percepisce e
di comunicare il proprio impatto emotivo attraverso il
proprio temperamento passionale che le consente di approdare
ad una interpretazione in grado di smuovere l’animo del suo
interlocutore.
MONICA FERRARINI :
https://monicaferrarini.com/2020/04/28/stefania-nicolini/
E’ come volare……
In Stefania Nicolini l’Artista e la Donna sono un tutt’uno.
Ha da tempo superato ogni stile e dettame accademico e si è
immersa nella purezza dell’Arte, senza vincoli e
condizionamenti di sorta.
La sua è un’Arte limpida ed incontaminata, profonda e
personale. E come tale risente fortemente delle esperienze e
degli stati d’animo dell’incipit creandi.
Non lascia nulla al caso e rappresenta invece le causalità
di una vita piena di ricordi, di affetti e di prospettive.
Il segno è deciso, rapido e preciso, sia di pennello che di
spatola. Il colore è umorale, sia a coprire che a velare.
Luci soffuse e mai aggressive, denotano semmai una
particolare cura dei mezzi toni, che affascinano e indulgono
alla contemplazione: il giallo non è mai giallo, il rosso
non è mai rosso, i grigi e i verdi si accendono e si
spengono in un caleidoscopio di varianti.
Stefania Nicolini è una grande artista "emozionale”:
racconta emozioni, tra natura e umanità, tra sogni colorati
di foglie e fiori pieni di vita e desideri, tra corpi
narcisi distesi, visioni paradisiache, toccanti maternità e
volti narranti di favole ed amori.
Nelle sue visioni il velo di tristezza, che spesso traspare,
risulta talvolta sopraffatto da una pioggia di coriandoli
variopinti..... che allieta l'animo e predispone al
sogno......... non è pioggia, non è neve, ma è forse il
desiderio di una gioia recondita, che appartiene all'animo
dell'artista e attende solo di essere riscoperta..… E allora
uniamoci all’Artista per vivere con lei quelle forti
emozioni che ci accomunano nell’intimo e ci insegnano a
volare tra il lirico e l’onirico.
Alessandro Trani
“La stessa sostanza dei sogni”
Stefania Nicolini vive ed opera a Roma si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, nella sezione di Scenografia ed Architettura,Presente nel panorama artistico nazionale dal 1984,partecipa a numerose mostre in Italia e all’estero. Presente nelle esposizioni di Via Margutta e in diverse Accademie.
Guardando alla pittura di Stefania, ci vengono in mente i grandi maestri del passato della pittura dei Macchiaioli italiani, che sostennero la tecnica della pittura a macchia, dove la visione delle forme viene affidata alla luce e al colore, strati di colori sovrapposti con larghe campiture, realizzati essenzialmente con colori tenui, pastello, regalano al fruitore una visione delicata e sognante della realtà. La pittura filtrata dalla memoria del sogno ne contiene la stessa sostanza, i contorni indefiniti creano una visione nuova dalla realtà, dove il mondo onirico si mescola al mondo reale, lasciando spazio immaginativo al fruitore.L’artista si specializza nella ritrattistica, cercando di cogliere in ogni personaggio la sua vera essenza,il soggetto diviene un pretesto, la cosa più importante per l’ artista è farsi guidare dalla pittura. scrive Stefania: “il colore in tutte le sue sfumature, ci regala forti emozioni.” La delicatezza del colore si effonde con macchie rapide,senza mai trascurare le sfumature e gli effetti chiaroscurali.Storie di natura e ritratti dell’ anima caratterizzano le tele di Stefania Nicolini,una donna forte, intensa, ci parla d’ amore appassionato,la pittura per l’artista è vissuta come un diario personale dove raccontare la sua vita e i suoi personaggi. L’ impeto creativo segue segue l’impulso della passione,tutta la sua esistenza diviene esperienza creativa,l’arte come cura dell’anima,che ci accompagna,ci sostiene e ci riscatta.
di VALERIA MODICA
Frammenti di quotidiana poesia
Stefania Nicolini li sa cogliere e accogliere per poi
trasferirli nelle sue tele dove, grazie alla sua infinita
sensibilità, avviene la trasmutazione alchemica.
La realtà si fa quasi aeriforme, perde definizione ma non
intensità e lentamente si trasforma in immagine onirica.
I colori diventano surreali, carichi e confusi, paiono quasi
non essere mai al posto dove ci aspettiamo che possano
essere, perché nei sogni è così.
E' la suggestione che c...onta, non l'aderenza
all'effettività delle cose.
Possiamo partire da un volto, da un corpo, da un gestio ma
poi dobbiamo essere disposti a lasciarci impressionare dai
colori, a lasciarci guidare dalla luce verso ciò che conta.
Ciò che conta non è la realtà perché essa, in fondo, altro
non è che un'illusione.
Ciò che conta è cosa ci resta dentro della realtà e questo
lo scopriamo di notte quando perdiamo il controllo sul mondo
reale.
"Noi siamo fatti della stessa sostanza materiale di cui sono
fatti i sogni"
Noi siamo reali perché siamo sogni.
di Silvia Nicolini.
L’individualità in arte è essenziale.
E’ il segno inconfondibile ed insostituibile di
quell’autenticità che solo la personalità, quando
cè, può garantire. Essa comporta,per l’artista,il rispetto e
la sincera affermazione dell’io, che si rapporta, in un
dinamico ed ininterrotto confronto, con l’essere e il
proprio agire.
L’Arte è essere se stessi,senza sotterfugi, senza barare o
fingere un qualcosa che non c’è.
Stefania Nicolini in queste sue opere pittoriche è, prima di
ogni altra cosa, se stessa,autenticamente vera nel suo
mondo,nei suoi interessi, nella sua bravura tecnica, nella
sua ansia di ricerca,nel suo io di donna e di artista,nel
suo “stile”.
Al di là di ogni vincolo di scuola, di gruppo,di ideologia e
di mercato le tele di Nicolini sono una sincera
testimonianza di individualismo,tipicamente umanistico,che
si esplica nella libera affermazione dell’artista in quanto
essere umano concreto e singolo,avente in se stesso il suo
valore, le sue aspirazioni e ragioni.
L’individualismo di Stefania Nicolini ,va colto nelle
“atmosfere”,in quel clima cioè di riservatezza,quasi di
intimo pudore, in cui sono immerse le sue composizioni.
Ogni quadro viene costruito con l’attenzione rivolta
prevalentemente all’elemento coloristico;
l’ambiente pittorico così ottenuto dal dosaggio tonale e da
una semplificata, ma assolutamente non semplicistica o
elementare, in quanto risulta sempre elaborata e
sintonizzata su parametri espressivi ben precisi.
I colori di Nicolini sono,in genere della gamma mediana e
sono resi sobrii, stemperati, direi silenziosi, che fuggono
gli effetti cromatici chiassosi e vivaci come anche le
contrapposizioni drastiche e i forti contrasti, pur
utilizzando, a volte, il chiaroscuro.
Un colore il suo che tende a smorzarsi in una atmosfera di
dolcezza, che non disdegna di toccare anche le sponde di una
calma e composta malinconia.
Un arte schietta ,senza fronzoli,limpida e genuina.
Stefania Nicolini non disegna prima e poi dipinge,ma opera
direttamente col colore, prediligendo un’esecuzione
piuttosto rapida e per pennellate essenziali.Toglie così ai
contorni quella decisione e rifinitura che stampa i margini
delle cose e finisce per appesantire la stessa pagina
pittorica.
Pittrice espressiva, mira sempre a raggiungere l’efficacia
espositiva, cercando l’accordo tra modo di esprimere e la
cosa espressa,e l’ottiene puntando sull’effetto che nasce
dalla stessa proposizione del prodotto artistico come
semplice “visione”.
G.Giannantonio
A Stefania Nicolini
Le stagioni dell’arte:
morbidezza di glicine,
in piena fioritura,
si dischiude alla vita
e ne canta festoso;
le note riecheggiano in luce
nel cuore della mia tavolozza.
Evocazione
Emergono alla memoria
Fiori lontani,in luce solare:
Era maggio,mia Primavera di vita.
N.Prinzi
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